31 gennaio 2006

offlaga disco pax 


Offlaga Disco Pax

Roma, Circolo degli Artisti

15 ottobre 2005

Il palco diviene scena per i movimenti lenti, l’espressività solenne e la trance esecutiva degli ODP. Simulacro di un universo parallelo fatto di scatole di wafer d’oltre cortina, gomme americane, copertine di riviste in bianco e nero, vecchi vinili e ciabatte dispari.

Breve presentazione. Kappler. Il pezzo di apertura è lineare, pulito. La calda intimità del tappeto sonoro accompagna l’espressione seria e solenne di Max. Sarà così per tutto il concerto.Poi un’illuminazione. E’ Enver. Le suggestioni elettroniche fanno da cornice alla folgorante descrizione di uno stato d’animo. Un ritratto fatto di mancanze, di tracce, di vuoti. Non c’è il Moog del disco, ma la chitarra di Daniele, sembra non avere bisogno d’altro.

Cinnamon è corso e ricorso, storia che si ripete, ciclicità ossessiva e folgorante nel suo giro di basso, come una gomma masticata ancora ed ancora.Le atmosfere intime e sognanti ed il Moog di Enrico, ci accompagnano dalle invidie di Tono Metallico Standard, passando per Khmer Rossa col suo walzer distorto e decadente sulle macerie polverose dell’innocenza perduta, fino alla calda ed intensa Piccola Pietroburgo.

Tatranky, presentata come una personale rapsodia boema, è teatrale e coinvolgente. Max lancia al pubblico scatole di wafer come souvenir, mostra vecchi vinili ed immagina una Praga misteriosa e immobile. Robespierre, la sua associazione libera e la sua anima pop. Poi la base di batteria elettronica rallenta, il suono di chitarra diviene malinconico ed intuiamo che è la fine di una storia. Max ha una ciabatta in mano, marca De Fonseca.

Gli Offlaga vanno via, poi rientrano. C’è tempo per i richiami adolescenziali dell’inedita Cioccolato IACP, che fra un Toblerone ed un pompino, ci consegna per il futuro la loro voglia di raccontarci ancora storie.

Noi voglia di ascoltarle. Per chiudere, ancora Enver. Non poteva essere altrimenti.

Grazie, agli Offlaga Disco Pax

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    2 Comments:

    Anonymous Anonimo ha scritto...

    Gran disco, altroché. "Tatranky" mi è entrata nelle vene.

    20 febbraio, 2006 21:29  
    Blogger emm ha scritto...

    ed il bello è che anche a dosi elevate non c'è il ritiro della patente!

    23 febbraio, 2006 13:26  

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