19 febbraio 2007

malcolm middleton 


Malcolm Middleton

A Brighter Beat

(Cd, Full Time / Audioglobe, 2007)


Lo scioglimento degli Arab Strab ha lasciato cuori infranti e bagnato di lacrime i volti di tanti appassionati della band sparsi per il globo. Non tutto il male però viene per nuocere. Visto che A Brighter Beat, lavoro solista di Malcolm Middleton, è, seppur figlio di un addio, un album intenso e bellissimo.

Dalle ceneri di una delle migliori indie band degli ultimi anni nasce infatti un’ispirazione pop (per chi odia il pop) carica di musicalità rumorosa ed insieme più cupa. Perchè se da un lato il buon Malcolm recupera lo spleen che fu proprio degli Strap, dall'altro l'impatto sonoro finale risulta decisamente più rock (e altrettanto piacevole all'orecchio).

Scenari carichi di tristezza e malinconia, danzano sulle sonorità pop aggressive di We're All Going To Die, dall'elettronica coinvolgente ed isterica. Le chitarre guidano con fierezza l'assalto alle certezze del vivere quotidiano alternando melodie acustiche (Fuck It I Love You, Somebody Loves You) a progressioni distorte, sotto le quali la voce piacevolmente incerta di Middleton disegna paesaggi oscuri.

Una dimensione sognante sostenuta da un uso calibrato e solenne del pianoforte, strumento manipolato ad arte per regalarci scorci di malinconia degna del miglior Nick Cave (Four Cigarettes).

Concedetevi a A Brighter Beat insomma. E ascoltatelo con attenzione. Perchè ci sono gli Arab Strap, c'è la scena di Glasgow, Mogwai, Belle and Sebastian, ci sono splendide canzoni, c'è soprattutto un demone nero che Middleton tira fuori con candore e sincerità, dando vita ad un lavoro figlio di un addio, si diceva, ma intenso e bellissimo.

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