costretti a sanguinare
Marco Philopat
COSTRETTI A SANGUINARE
Romanzo sul punk 1977-84
Einaudi
Finalmente in libreria la ristampa del romanzo che più di ogni altro è riuscito a far luce sul punk (o punx) italiano. Uno sguardo critico interno al movimento, in una Milano cupa ed arrabbiata, quasi fantascientifica nel racconto minuzioso, crudo e descrittivo di Philopat.
Personaggi sopra le righe, situazioni sospese fra il ridicolo ed il violento, il passaggio/romanzo tra due decenni, senza fare troppo caso alle logiche narrative, attraverso un processo di scrittura sperimentale, un'associazione libera incisiva ed avvolgente.
Londra, Berlino, Milano. L'Italia degli anni settanta che sfiorivano, il "No Future", le lotte, gli scontri, la musica, gli eccessi, l'ideologia, la persuasione ed il coinvolgimento di un fenomeno (brutta parola), l'ultimo probabilmente capace di convogliare una tale energia ed un tale numero di seguaci.
Difficile accettare oggi il fatto di essere tutti figli del punk, annacquati come siamo d'individualismo, web life e indolenza. Ma tant'è. La sua eredità pesa, come un macigno. Il punk è l'ultima controcultura di massa. Suo malgrado.
COSTRETTI A SANGUINARE
Romanzo sul punk 1977-84
Einaudi
Finalmente in libreria la ristampa del romanzo che più di ogni altro è riuscito a far luce sul punk (o punx) italiano. Uno sguardo critico interno al movimento, in una Milano cupa ed arrabbiata, quasi fantascientifica nel racconto minuzioso, crudo e descrittivo di Philopat.
Personaggi sopra le righe, situazioni sospese fra il ridicolo ed il violento, il passaggio/romanzo tra due decenni, senza fare troppo caso alle logiche narrative, attraverso un processo di scrittura sperimentale, un'associazione libera incisiva ed avvolgente.
Londra, Berlino, Milano. L'Italia degli anni settanta che sfiorivano, il "No Future", le lotte, gli scontri, la musica, gli eccessi, l'ideologia, la persuasione ed il coinvolgimento di un fenomeno (brutta parola), l'ultimo probabilmente capace di convogliare una tale energia ed un tale numero di seguaci.
Difficile accettare oggi il fatto di essere tutti figli del punk, annacquati come siamo d'individualismo, web life e indolenza. Ma tant'è. La sua eredità pesa, come un macigno. Il punk è l'ultima controcultura di massa. Suo malgrado.
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